Inserendo il termine
“ottimizzazione” in qualunque motore di ricerca, di risultati
state pur certi che ne acquisirete in abbondanza: sono molte le guide
che otterrete, altrettanti i software consigliati ……
Puntualmente questi strumenti verranno presentati dichiarando che
sono in grado di sostituirvi, pronti nel raggiungere quel traguardo
tanto ambito di vedere finalmente che il nostro computer ….. va! Il
momento di gloria ce lo regalano per poi ….. attendere pochi giorni
per notare nuovamente che le prestazioni tornano al precedente ‘stato
penalizzato’ e che quel software altro non diviene che l’ennesimo
che il sistema dovrà sostenere: da rimuovere!
Eppure una differenza c'è
e si fa sentire. Fatto sta che un traguardo raggiunto attraverso le
procedure manuali è la formula esatta per raggiungere risultati di
ottimi livelli. Procedere dapprima con un'attenta analisi,
stabilire come stanno le cose e decidere la serie di interventi
necessari con tanto di ordine cronologico resta di un’importanza
fondamentale. L'ottimizzazione manuale prevede la possibilità di
avere un'anteprima sul computer e su come pian piano migliora nella
performance e quando ne rimarrete soddisfatti, potrete confermare il
tutto per mezzo di un riavvio.
Nella fase di reinizializzazione il
vostro 'Personal Computer' prendendosi come è normale che sia,
un po' di tempo per caricare il set di driver e componenti
predefiniti, non mancherà di esprimervi la propria gratitudine
attraverso le prestazioni .
L'aspetto che oso definire
'straordinario' di questa pubblicazione, resta nel fatto che non
nasce per puro caso o a seguito di una scelta maturata in occasione
di una notizia letta.
Al contrario, volge in
occasione di due situazioni critiche che pochi giorni addietro
presentandosi per aver smosso un po' le acque (altrimenti non c’erano
software che me le avrebbero indicate) si sono presentate e ho potuto
risolvere nella giornata di ieri .
Si parla dell'errore
0x80070643
(linkato appositamente)
dove la Microsoft attraverso il puntuale Sig. Leuzzi & C. nelle
pagine di supporto che offre dice: provate questo strumento di
risoluzione dei problemi, se ciò non risolve la situazione l’unica
alternativa resta la REINSTALLAZIONE IN PLACE. Non preoccupatevi
(continua a citare) che i documenti e qualsiasi file non andranno
persi, le applicazioni però ….. bene, eseguire un backup dati
resta di una semplicità disarmante ma perdere applicazioni che ho
configurato a mio piacere dedicandovi molto tempo rimane un
compromesso che nel mio caso si presuppone sia inaccettabile.
Ne è partita una prima fase
di interpretazione e una serie di procedure da conseguire dove, il
fattore imprescindibile rimaneva: no alla reinstallazione. Buoni
calcoli e corretti interventi sono stati capaci di restituirmi un
Windows 10 perfettamente funzionale, con l'errore in questione
risolto verificabile nell'Update di Windows, con la soddisfazione
di vedere alla fine: Aggiornamento delle funzionalità a Windows 10,
versione 1803 (3) riuscita
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Dove quel (3) indica i tre
tentativi precedentemente falliti, l’ultimo risalente al 04/06/2018
Un click su: 'Vedi le
novità di questo aggiornamento' la breve comparsa di una lampadina
che aprendomi le porte alla finestra di verifica delle novità
introdotte
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Confermava l'avvenuta
installazione.
Nella finestra iniziale del
Windows Update, quel cerchietto verde con il segno di spunta sullo
'Stato dell’aggiornamento' mi ha reso la soddisfazione di un
dispositivo correttamente aggiornato.
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Il breve video a
seguire, permette di farsi un’idea di come il sistema già risponde, prima
ancora di aver conseguito integralmente le procedure che troverete
riproposte a seguire in ordine cronologico.
Velocità di sistema prima dell'ottimizzazione
L’invito
resta quello di ritagliarvi un po' di tempo, di realizzare una ad una
le procedure riportate nei vari punti dove, un minimo di descrizione
vi permetterà di capire 'dove e come agire'.
Vedrete infine che il vostro Personal Computer tornerà ad uno stato
salutare visibile: la clip a seguire ne dimostrerà: velocità
relativa alle 'Risorse di sistema' all’esecuzione delle
'Applicazioni' alla 'Multiprocessualità'. Un ottimo traguardo dove l'unico impegno richiede di mantenerlo così mediante rivisitazioni e manutenzioni periodiche ......... niente
di più.
Sono
certo che inizierete a rivolgere un'attenzione diversa al vostro
PC, in virtù di uno stato di 'salute e di efficienza' delle quali
voi stessi ne sarete stati i puri artefici.
Velocità di sistema dopo l'ottimizzazione
Rivediamo adesso tutti i
passaggi da conseguire così che ognuno potrà ottimizzare il proprio
computer dopo di che mantenere una costante manutenzione, sono 10
precisi con una breve descrizione così da non creare distanze del
tipo burattini e burattinaio ma, al contrario, rivedere insieme quel
che andiamo ad analizzare, rimuovere o correggere comunque sia a
ottimizzare.
Suggerimento: prima di
avviare le procedure, vi consiglio di salvare momentaneamente il
collegamento nei preferiti, così che ad un eventuale riavvio, potete
accedere nuovamente alla pagina con un unico click.
La lettura si estende un po'
ma credetemi se vi dico che una volta conseguita integralmente i
frutti che ne raccoglierete non volgeranno nel momentaneo …... sarà
come ripartire da zero, con un sistema operativo efficiente ben
collaudato che deve essere solamente mantenuto per quel che è …..
solo voi potete eseguire qualsiasi processo a ritroso.
Nota:
l'unico software che ho utilizzato è
un antimalware che ritengo sia unico
nel suo genere, il più adatto a scoprire qualsiasi minaccia ovunque
si nasconda, l'unico in grado di operare fianco a fianco con i vari
antivirus così da non ostacolarsi l'uno con l’altro. Non posso
divulgarmi più di tanto per via che due pagine andrebbero dedicate
solamente a ZEMANA
infatti, dopo questa, realizzerò una pubblicazione dove descriverò
le peculiarità di questo software,visto che esiste la possibilità
di ottenere la versione PREMIUM a vita senza opere di
crack ma direttamente dal sito web proprietario.
Nel frattempo scaricate
pure la versione free dalla pagina che vi ho linkato sul nome stesso,
eseguite una scansione dopo di che in questi giorni troverete la
relativa pubblicazione
Partite pertanto con una
bella scansione e pulizia del sistema
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E il solo fatto di essere
sicuro che il sistema sotto questo aspetto permetteva basi solide su
cui operare rimane di estrema importanza. Terminata la scansione un
Riavvio per permettere al sistema di acquisire correttamente le
modifiche apportare resta importante.
Iniziamo a punteggiare le procedure e a operare su una base che di scherzi sicuramente non ne gioca.
1. Ottimizzazione dei volumi: Deframmentazione
Il disco rigido dopo aver
lavorato per un certo periodo di tempo, necessita di una
deframmentazione. Qualora ciò non avviene regolarmente incorre in un
eccesso di lavoro, manifestando le proprie irregolarità e
rallentando notevolmente la velocità delle prestazioni del computer.
Attraverso l’utilità di deframmentazione, nei dischi rigidi i dati
frammentati vengono riordinati in modo da accrescere il tempo di
risposta e comunque l'efficienza del disco stesso. Procediamo dunque
avviando l’analisi e l'ottimizzazione di tutti i dischi rigidi
del sistema.
Una buona scorciatoia
consiste nel digitare direttamente nel box di ricerca Windows:
utilità di deframmentazione oppure deframmenta e ottimizza unità
così che che un click sul risultato vi farà accedere direttamente nella finestra: Ottimizza unità
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In 'Ottimizza Unità'
dovrete avviare dapprima un’analisi dei dischi rigidi per poi
passare all'ottimizzazione. In entrambi i casi, come mostra il
Video convertito in Gif a seguire, potete selezionare tutti i volumi,
procedere dapprima con: Analizza tutto dopo di che al termine
ripetere il tutto sostituendo con 'Ottimizza tutto' la precedente
analisi.
Analizza e Ottimizza Unità
Mantenete pazienza e lasciate
che il tutto termini regolarmente: l'analisi impiegherà molto
tempo, l'ottimizzazione qualcosa di più: nulla vi vieta comunque di
continuare il regolare svolgimento delle vostre attività
2. Analisi e riparazione di tutti i file di sistema
File di sistema compromessi o
semplicemente danneggiati possono rallentare sino a bloccare la
funzionalità del computer. Ripararli
pertanto resta
fondamentale, avvallata dal fatto che ciò avviene mediante due
funzioni: una di diagnostica e una di riparazione attraverso uno
strumento integrato in Windows definito: System
File Checker
La procedura corretta prevede
dapprima un monitoraggio sulla salute dei file/system dopo di che se
qualcosa non va procedere col secondo comando rivolto alla
riparazione.
- Nel box di ricerca
digitate: CMD
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Aprirete: Amministratore: Prompt dei comandi
- Copiate il comando: sfc /verifyonly (Un solo spazio tra sfc e /)
- Incollatelo sul prompt e date l’invio
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Partirà la diagnostica e il
prompt acquisirà in testata la denominazione: Prompt dei comandi
sfc /verifyonly. Lasciate alla riga di comando il tempo necessario
per verificare uno ad uno lo stato di ogni singolo file col fatto che
anche in questo caso nulla vi vieta di ridurre la finestra a icona e
proseguire con lo svolgimento delle attività sin’ora svolte.
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Qualora risultassero file
danneggiati non dovrete fare altro che eseguire il prossimo comando
ossia: sfc /scannow per poi dare l’invio
- Copiate il comando: sfc
/scannow
(Un solo spazio tra sfc e /)
- Incollatelo sul prompt e
date l'invio
Nota: qualora
si presentassero errori non risolvibili (simbolo di sistema altamente
compromesso) esistono comandi preposti a ripristinarli. Li troverete
descritti meticolosamente nella pubblicazione: 'Manutenzione
Windows: scansione e ripristino degli interi file di sistema'
raggiungibile su questo
collegamento.
Adesso che avrete
ripristinato o vi sarete semplicemente accertati che i file di
sistema Windows sono correttamente integri, il sistema ne trarrà
benefici immensi.
I
dati temporanei
conservano le informazioni relative ai file sui quali state
lavorando. Qualora ad esempio accade un crash o una chiusura
improvvisa, il programma stesso sarà in grado di recuperare il
lavoro svolto fino all'ultimo salvataggio. Non fa riferimento alla
funzione File > Salva con nome ma al momento in cui il sistema ha
salvato una copia del lavoro prodotto sino a quel momento.
- Aprite l’applicazione:
Questo PC oppure Esplora Risorse- Un click in alto sulla voce: Visualizza
- Ponete un segno di spunta nel piccolo riquadro della funzione: Elementi nascosti
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Avrete abilitato la
visualizzazione di file e cartelle che altrimenti non comparirebbero.
- Nella colonna laterale
sinistra dove sono elencate le varie cartelle, scorrete in basso sino
a ravvisare il riferimento a: Windows (C:) o Disco Locale (C:) e
eseguitevi un click
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Vedrete che alcune cartelle
restano bene in evidenza mentre altre restano traslucide: quelle che
regolarmente non vedreste.
- Aprite adesso il percorso:
Utenti > ****Il_Vostro_Nome_Utente*** > AppData > Local
- In Local portatevi in basso
sino alla cartella: Temp
- Un click destro sulla
cartella stessa selezionando: Proprietà
- Togliete la spunta dal
piccolo riquadro in riferimento a: Sola lettura (Si applica ……..
) come nell'immagine a seguire
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- Lasciatela così com'è
date nuovamente l'Ok così che entrerete nella cartella. Mediante i
tasti CTRL + A selezionate tutto il contenuto > Click destro per
aprire il menu contestuale > Elimina
- Qualora compare una
finestra di dialogo indicando che qualche file resta: 'File in
uso', spuntate la funzione come nell'immagine a seguire e a
premere su: Riprova
Se qualcuno resta non è
importante è già molto averne eliminati (nel mio caso) più di
2500. Eventualmente se volete abbreviare la procedura, prendendo come
riferimento il percorso a seguire:
C:\Users\lenovo\AppData\Local\
(che sarebbe quello che permette al mio sistema di giungere
all'interno di Local dove trovare la cartella Temp)
Sostituite lenovo con il
vostro nome utente (ad esempio giuseppe73) così che il percorso
divenga:
C:\Users\giuseppe73\AppData\Local\
Inserendola la nel box di
ricerca Windows dove regolarmente richiamate un file o
un'applicazione vi verrà restituita la possibilità
Un click vi tradurrà
direttamente là dove potete trovare in basso la cartella dei file
temporanei: Temp.
Come potete ben vedere oltre
che moltissimi file, sono molte le cartelle contenenti a loro volta
centinaia di altri file pertanto un vero e proprio peso
Contenuto Cestino Svuotato
Tirato via dal sistema.
Andiamo adesso a dare una
considerevole ripulita a tutto ciò che riguarda la rete, la cache
generata sul computer, i cookie acquisiti ecc.
Digitando
l'indirizzo
sotto forma di dominio
nel browser Web, il
computer interroga il server DNS registrato richiedendo l'indirizzo
IP associato allo specifico dominio. Questa ricerca richiede tempo, e
se eseguita ogni volta digitato il dominio ne implica la gestione di
un gran numero di richieste al server DNS. Il
valore espresso in tempo
che le
informazioni DNS dovrebbero rimanere memorizzate da un nodo di rete
(un
server per esempio) è espresso appunto in 'TTL' ovvero in 'Time
To Live' (Tempo di vita).
Ecco
che il contesto rientra nel
tempo che un
computer impiega
nell'ottenere risposta e memorizzare
le informazioni del dominio nella cache, che
può variare da pochi secondi arrivando
a diverse settimane. Qualora
volete ottenere un’idea su cosa siano e come funzionano i DNS
in descrizione altamente semplificata potete
rivolgervi alla
pubblicazione: 'Come impostare e configurare i DNS Google su
Windows' raggiungibile su questo
collegamento.
Aprite nuovamente il prompt dei comandi eseguendolo come amministratore descritto al punto 2
Copiate il comando: ipconfig /flushdns incollatelo sul terminale e date l'invio.
Fatto!
5. Cancellare la Cache di Internet Explorer
Il discorso si rilega
moltissimo ai DNS per via che navigando sul web, il browser depone le
pagine in una cache, le salva pagine con relative immagini file e
collegamenti direttamente sui nostri PC. Potete verificarlo creando
semplicemente una Nuova Cartella, nominandola magari 'Cache pagina
web' per avere un riferimento, dopo di che in una qualsiasi pagina,
su un qualsiasi sito in uno spazio vuoto eseguire un click destro >
Salva con nome.
- Entriamo in una pagina
ricca di contenuti come ad esempio quella della Microsoft e salviamo
il tutto con nome
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Verifichiamo il contenuto
salvato al suo interno: corrisponderà alla cache che il browser
depone sui nostri PC
Contenuto cartella Microsoft Italia
Attraverso questa cache il
browser stesso quando tornerà sul solito sito web non dovrà
nuovamente scaricarne i contenuti essendo già presenti all'interno
del disco rigido, così che il collegamento avverrà molto più
velocemente. Tuttavia anche se se ne guadagna in rapidità
d'identificazione, ne perde per il fatto che certi 'stock' sul
disco rigido pesano!
- Direttamente nel box di
ricerca Windows digitate: Opzioni Internet e date l'invio sul
risultato di ricerca a seguire:
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Nella scheda 'Generale'
in basso nella sezione 'Cronologia esplorazioni' eseguite un
click su 'Impostazioni' così da aprire la scheda: Impostazione
dai siti web
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- Un click sul pulsante
'Visualizza file' per accedere nella cartella 'InetCache'
dove selezionare tutto mediante la combinazione dei tasti: CTRL + A
- Eseguendo un click destro
molto probabilmente si aprirà la piccola finestra di dialogo:
Sicurezza Windows: date l'OK selezionate 'Elimina' e confermate
su 'Si'.
- Chiudete la cartella, date
l'Ok sulla scheda 'Impostazione dai siti web' tornando sulle:
Proprietà Internet.
- Passate alla scheda: Avanzate
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- Eseguite un click sul
pulsante in basso: 'Reimposta' in modo da richiamare una finestra che aprendosi mostrerà il pulsante: Reimposta Internet Explorer
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- Spuntate il piccolo
riquadro in riferimento a 'Elimina impostazioni personali' e date la
conferma su Reimposta così che una piccola finestra di avanzamento mostrerà il conseguimento delle reimpostazioni
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Nota: Ricordate che
eseguire un Riavvio invece di un Arresto diretto, permette al sistema
di acquisire ogni volta correttamente lòe varie modifiche che
apporterete.
6. Disabilitare i programmi all'avvio
L'installazione
spregiudicata di applicazioni sui nostri computer, è la colpevole
numero 1 di un progressivo rallentamento del sistema operativo
in particolar modo della fase iniziale dell'avvio.
Negli
ambienti professionali non
a caso si
eseguono
inventari
periodici
dove per
ogni
computer presente
nelle
varie postazioni lavorative vengono riportati i vari software
presenti .
Applicazioni inutili presenti in abbondanza
inevitabilmente rendono
il sistema più lento, sia in fase di avvio che durante il normale
impiego.
I problemi nascono nel momento di
decidere quali programmi
escludere dall'avvio e quali no, naturalmente quelli appartenenti
a realtà esterne possono essere benissimo disabilitati, quelli di
sistema ovvero di riferimento
Microsoft un po' meno. Partiamo disabilitando quelli esterni.
- Premete e mantenete premuti in sequenza i tasti: CTRL + Maiusc (Shift) + Esc
- Aprirete la finestra: Gestione attività
- Portatevi nella scheda: Avvio
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Nel
mio caso come potete ben notare ho disabilitato tutti i servizi
escluso:
- ZAM: appartenente
all’antimalware ZEMANA che rimane corretto che si esegua
scansionando costantemente il sistema anche se quel poco natiralmente
occupa. Compromesso accettabile
- Rainmeter: Particolare
applicazione che, come avete potuto vedere nel video all'inizio:
“Velocità Sistema Ottimizzato” permette la barra delle
applicazioni traslucida, l'orologio in alto e la barra laterale
dove ho configurato i browser e programmi che tendo ad avere a
portata di click: sempre a scomparsa.
Non dovrete fare altro che
eseguire un click sul programma da disabilitare e di conseguenza
premere l'omonimo pulsante in basso a destra: Disabilita
- Passate adesso nella
scheda: Servizi e eseguite un click sulla funzione in basso 'Apri
servizi' raffigurata da due piccoli ingranaggi
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Importante
poiché regolarmente, quando si tratta di disabilitare una serie di
servizi che in realtà oltre a non avere alcuna influenza sul
dispositivo ne rendono rovinosa la produttività, chi suggerisce
verso quali agire non precisa
di aprire una finestra indipendente così che, nel momento del click
su uno dei tanti, comparirà una parte di testo per descriverne le
funzioni
e
una parte sovrastante che riporterà: Arresta – Riavvia. Per
qualcuno non sarà possibile produrre alcuna attività mentre per
altri si presenterà la funzione: Sospendi
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-
Eseguendo un doppio click su un servizio invece vi aprirà la scheda
'Proprietà' potete ottenere nuovamente la descrizione,
impostare una nuova password e ottenere il percorso dove risiede il
servizio: Audio di Windows ad esempio
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- Il percorso, qualora vorremo accedere nella directory sarebbe:
C:\WINDOWS\System32\svchost.exe -k LocalServiceNetworkRestricted -p
- Inseritelo nella query di ricerca e otterrete
Ecco la lista dei servizi da disabilitare
-
Servizio di crittografia unità BitLocker
- Servizio router AllJoyn
-
Servizi di crittografia
-
Fax
-
Server
-
Workstation
-
Auto Connection Manager di Accesso remoto
-
Connection Manager di Accesso remoto
-
Servizio Demo negozio
-
Criterio rimozione smart card
-
Configurazione Desktop remoto
-
Telefonia
-
Servizi Desktop remoto
-
Interfaccia servizio guest Hyper-V
-
Servizio Heartbeat Hyper-V
-
Servizio Scambio di dati Hyper-V
-
Servizio Virtualizzazione Desktop remoto Hyper-V
-
Servizio Arresto guest Hyper-V
-
Servizio Sincronizzazione ora Hyper-V
-
Servizio sessione macchina virtuale Hyper-V
-
Richiedente Copia Shadow del volume Hyper-V
Tutti questi programmi adesso non appesantiranno più l'avvio e l'esecuzione di Windows
7. Deframmentare il Registro di Sistema
Attività
comuni come
l’installazione e la disinstallazione di programmi, driver,
applicazioni e quant’altro,
tendono ad apportare
modifiche
nella
struttura del Registro riducendo notevolmente le prestazioni del Pc.
Motivo ottimale per
ricorrere periodicamente (pur se con intervalli di tempo
considerevoli tra una scansione e l’altra) alla
deframmentazione del
Registro riportandolo nelle condizioni ottimali. Non
a caso tali attività 'ingolfano' il sistema.
Nel Registro una gran
quantità di dati vengono aggiunti e modificati, occupando maggior
quantità di RAM massima indiziata e responsabile del lento l'avvio
di Windows e dell'esecuzione delle applicazioni.
Specialmente su Windows 10
(prendete nota per via che resta fondamentale) per disinstallare un
programma come un driver non dovremo ricorrere alla solita sezione:
Pannello di Controllo > Programmi e Funzionalità per via che la
rimozione del programma non prevede l'eliminazione di tutti i file
residui: un tool che oltre alla disinstallazione
prevede la scansione dei
file residui e l'eliminazione di tutti quelli che un programma ha
inserito nel sistema e nel Registro resta vitale e a riguardo, nella
pubblicazione:
'IobitUninstaller: il miglior software di rimozione di qualsiasi
programma e file di configurazione' raggiungibile
su questo
colegamento troverete uno straordinario strumento ottenibile
nella versione PREMIUM gratuitamente senza procedure di crack,
scaricandolo dal sito proprietario per poi aggiungere una delle
licenze riportate nel PDF scaricabile dalla pagina della pubblicazione stessa.
IOBIT UNINSTALLER
Rimozione programmi e file residui
Tornando a noi, ese_guiamo
questo importantissimo intervento lasciando che sia un software a
eseguirlo per poi rimuoverlo: mi raccomando iniziate a disinstallare
programmi e quant'altro con Iobit. Il software da scaricare è lo
stesso che utilizzo io una volta ogni circa 6 mesi (pur producendo
traffici di download e rimozioni elevati) e fa riferimento alla
famiglia 'WISE' nonché:
Wise
Registry Cleaner
Entrando nella pagina web
proprietaria che vi ho linkato capirete di cosa parlo: eseguite il
pulitissimo: Free Download così che ottenuto il programma una
premurosa finestra di dialogo vi consiglierà di eseguire una copia
di backup del Registro: acconsentite per via che un punto di
ripristino resta fondamentale.
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Confermando avvierete la funzione
WISE REGISTRY CLEANER
Creazione dati copia
Creato il backup per
un'eventuale ripristino punto ripristino non dovrete fare altro che
utilizzare le schermate principali del programma
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Partire dalla Pulizia scegliendo la prima opzione: Scansione rapida
WISE REGISTRY CLEANER
Scansione
A fine la pulizia il risultato prodotto rimarrà quello a seguire:
Un click per ingrandirla
Passate poi per l'ottimizzazione ovvero alla scheda a fianco dove troverete le voci che Wise ritiene da ottimizzare
Un click per ingrandirla
Lasciando le voci spuntate così come le trovate eseguendo un click immediatamente otterrete conferma di sistema ottimizzato
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Passando poi nella sezione:
Deframmentazione ossia quella per la quale abbiamo eseguito il
download di Wise Registry Cleaner otterremo la schermata che
riporterà il fatto che il Registro non è stato mai Deframmentato
con l’invito a chiudere tutte le app ecc. per via che al termine
eseguirà un riavvio del sistema.
Premendo il pulsante
analizza, vedrete il computer abbuiarsi per un po' mentre un piccola
finestra di stato avanzamento dell’analisi comparendo, mostrerà
come sarà breve il ciclo che completerà
Adesso tutto è pronto per la
deframmentazione, chiedete tutte le applicazioni, salvate eventuali
lavori a metà e avviatela pure.
Alla fine un obbligatorio 'Riavvio' permetterà al sistema di assestarsi da tutto ciò che
man mano sente che li vien tolto di dosso.
Windows
di default prevede l'attivazione di effetti grafici come ad esempio
gli angoli smussati con una leggera ombra, la trasparenza delle
finestre ecc. che qualora non siete gran passionisti di
personalizzazione, molto probabilmente se ne resteranno li a
sopprimere RAM del
sistema penalizzando tutto ciò che ne comporta: velocità di
caricamento e di esecuzione del sistema. Inoltre badate bene:
disattivare non significa disinstallare quindi,
qualora un domani vi venisse l’idea di verificare queste funzioni
potete sempre percorrere la solita abilitando nuovamente il tutto.
Un click sul risultato in alto per accedere direttamente in: Proprietà del sistema
Portatevi
nella scheda Avanzate, sezione Prestazioni
e
eseguite un click su:
Impostazioni
Aprirete
la finestra: Opzioni prestazioni
In
'Effettivi
visivi' ponete il segno di spunta su 'Personalizzate' dopo di
che nel riquadro sottostante togliete i segni di spunta dalle
voci:- Anima le finestre quando vengono ingrandite o ridotte ad icona
- Apri caselle combinate con effetto scorrimento
- Controlli ed elementi animati delle finestre
- Mostra ombreggiatura delle finestre
- Utilizza ombreggiatura per le etichette delle icone sul Desktop
Un
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9 Disattivare la distribuzione degli aggiornamenti P2P in Windows 10
Una
di quelle strategie definibili
alla Windows, vede la
distribuzione degli aggiornamenti di Windows 10 attraverso
una modalità con la quale un computer che ha già ottenuto la
versione completa di un aggiornamento letterà a disposizione tali
dati a chi ne necessita così che regolarmente le fonti essendo
diverse e non solo Microsoft, il download dovrebbe avvenire più
rapidamente. E così teoricamente è, purtroppo quando entriamo nei
contenuti possiamo vedere che qualche combinazione generi l’effetto
contrario ovvero: un PC in condivisione dati e navigazione diventi
lentissimo. Questo metodo è stato definito WUDO e a quanto sembra
resta il principale colpevole delle connessioni lente su Windows 10.
Vediamo di sintetizzare al massimo.
WUDO (Windows
Update Delivery Optimization)
viene incaricato di convertire in 'seeders'
tutti
gli utenti così che forniranno parte della propria connessione a chi
sta scaricando gli aggiornamenti del sistema operativo così che
attingendo da più fonti, il download avverrà più rapidamente.
Per
'seeder' infatti
si intende colui o coloro ad esempio possiedono la versione completa
di un file come di un aggiornamento. Coloro che a loro volta
avvieranno lo stesso download (detti leecher),
pur se la richiesta apparentemente volge alla Microsoft in realtà i
dati ci verranno inviati dai seeders che a differenza nostra non
andranno a disabilitare la funzione a seguire.
Entrerete nella finestra
delle Impostazioni Ottimizzazione recapito, impostatela come
nell'immagine a seguire ovvero: settate su 'Disattivato' il flg
relativo a: Consenti Download ad altri PC
Un click per ingrandirla
Infatti qualora eseguite un
click sulla voce sottostante: Monitoraggio attività, entrerete
nell'omonima finestra
Un click per ingrandirla
Adesso la parte dei Seeder non la farete più.
10. Disabilitare le applicazioni in Background
Premessa: diverse app che
andremo a disabilitare nella loro eseguibilità in Backgrond le
riprenderemo nel prossimo passaggio per via che ce ne sono molte,
troppe direi che proprio neanche io che tendo a riporre un'elevata
attenzione alle predisposizioni di Windows 10 oltre a non utilizzare
mai le reputo assolutamente inutili.
Le applicazioni in
backgroung, normalissime app installate sul computer hanno la
caratteristica di eseguirsi, operare, inviare continuamente
notifiche, ricevere dati o eseguire aggiornamenti in particolar modo
durante la fase di 'inutilizzo' con il risultato: una presenza che
si fa sentire, che genera ininterrottamente quantità di cache che
successivamente come abbiamo visto in precedenza, in qualche modo
dovremo procedere per eliminarla.
Tasti: Windows + I per aprire la finestra delle impostazioni > Privacy > App in Background
Applicazioni come:
calcolatrice, contatti, sveglia, microsoft store, messaggi, mappe,
registratore vocale, richiesta di supporto e realtà mista ad esempio
perché mantenerle attive in Background generando in tal modo
dispendio dati, produzione di cache e occupazione della memoria
quando:
- Non le utilizzeremo mai
- Qualora ne abbiamo bisogno
andremo a richiamarle e magari impiegheranno due tre secondi in più
per avviarsi?
Disattiviamo quelle che vi
indico nell’immagine a seguire per via che molte altre le ho già
disinstallate giorni addietro.
Disabilitare l'esecuzione di App in Background
In tal modo avrete
considerevolmente ridotto il caricamento di dati e di conseguenza di
operatività di quelle app che oltre che non essere utilizzate,
procuravano, producevano dati appesantendo il sistema e infastidendo
con le notifiche che sembrava provenissero dal nulla.
11. Disinstallare tutte le applicazioni inutili rimpiazzabili con altre di sistema
Siamo arrivati alla parte
finale, riproposta in ultima battuta non solo in riferimento a un
ordine cronologico di interventi ma per tutta una serie di motivi che
andremo a rivedere comprendendone le feature.
Oltre al contesto logico:
meno app = meno dati = più slancio per il sistema = più RAM a
disposizione = meno carico sulla memoria centrale e un sistema
performante al 100%, quello di disinstallare le applicazioni presenti
di default su Windows 10 non chiude le parentesi ma ne apre di
innumerevoli.
Sarà un divertimento oltre che un buon mezzo di
riflessione per valutare ciò che avevate sul vostro computer e che
molto probabilmente non avete mai utilizzato proprio per l'infondata
presenza e la misera interfaccia.
Rivediamo queste app nella
loro triste grafica, descriviamone le funzioni e il relativo
utilizzo, rivisitando le ottime alternative preposte a sostituirle.
Ne esistono diverse, estremamente piacevoli capaci di minor dispendio
dati e RAM, personalizzabili da far piacere cambiandone solamente
icona e grafica.
Per finalizzare il tutto
dovrete rivolgervi alla pubblicazione: 'Ottimizzare
Windows 10 app preinstallate da rimuovere: descrizione, motivi e
alternative'
raggiungibile su questo collegamento.
Nota bene: prima di
passare alla prossima pubblicazione e conseguire un lavoro che per me
è stato piacevole, date il via a un fondamentale 'Riavvio' atto
nel permettere al sistema di acquisire e capillarizzare nel migliore
dei modi la serie di cambiamenti realizzati. Ricordandovi inoltre che
nella fase di reinizializzazione, una
volta che il sistema stesso avrà caricato: driver e componenti
necessari, un piccolo rodaggio determina tutto il necessario per
iniziate a operare e verificare dove e come avete messo mano …..
attenzione a non ingolfarlo di nuovo per via che le varie
deframmentazioni devono essere eseguite raramente.
Siete profondamente invitati
a non copiare argomenti
e contenuti della
pubblicazione
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