I
programmi di installazione definiti così per via che naturalmente
vengono installati mediante l’installer di Windows, nella loro fase
di completamento creano una directory all’interno del ‘Volume C’
… un percorso file nel quale viene inserita, posizionata tutta la
configurazione, mentre nel ‘Registro di sistema’ le chiavi e
relative sotto-chiavi, in certi casi anche processi che andranno
eseguendosi in background. Un programma con tanto di configurazione
prevista per interagire con le altri parti ‘software/hardware’
del computer … un sano deployment.
Senza questa ‘compagnia’ un programma non funzionerebbe mai su un PC proprio per il fatto che il sistema non avrebbe risorse per porlo in esecuzione.
Questa proliferazione all’interno del sistema, di un sistema, lo rendono utilizzabile unicamente sullo stesso infatti, qualora volessimo copiare l’intera cartella del programma su un’unità USB per poi tentare di avviare il software su un altro PC la procedura risulterebbe impossibile da realizzare.
Le cose cambiano verso i programmi ‘Portable’ altrimenti non avrebbero modo di definirsi in tal modo.
Il principio funzionale è semplicissimo: uno di questi programmi, crea una cartella che rimane fine al programma stesso, non si installa nel PC, semplicemente veicola con se quel che gli occorre per rimanere sia:
- Perennemente nomade, ovvero inserito su un’unità USB avrà la possibilità di essere distribuito ovunque (conti pur sempre da fare col fattore ‘COM – IN – compatibilità’ ossia: sul solito sistema operativo potrà trasferirsi ovunque mentre ad esempio un programma Windows non potrà essere trasferito su MacOS e viceversa.
Vediamo il contesto nella parte dell’atto pratico.
Abbiamo definito quindi che questi programmi conservano e portano con se in un’unica cartella tutto quel che gli occorre per funzionare, ad esempio: libreria, driver, file ecc. in modo da potervi attingere in completa autonomia, ottenendo la proprietà di eseguirsi su un altro PC.
Ciò ne deriva il fatto che molti programmi portable vengono distribuiti come archivi compressi (o trovarli già estratti) per far si che l’estrazione dopo di che il classico doppio click sull’applicazione eseguibile (esempio: Mozilla.exe) naturalmente in Windows, manterrà possibile il proprio utilizzo da qualsiasi percorso: unità USB - CD/DVDRom incluso.
Le unità flash USB in particolare un po' come la realtà: Portable.Apps possono accogliere questi programmi per essere utilizzati ovunque senza alcuna necessità d’installazione: un coltellino svizzero di programmi.
In tal modo otterremo un utilizzo simil: Chrome OS (il sistema operativo della Google) che non prevede l’installazione di programmi ma utilizza il ‘cloud computing) ovvero il solito sistema che vi ho presentano, solamente che i programmi vengono acquisiti dalla ‘Cloud’ utilizzati per produrre il file finale, così che alla fine il tutto tornerà da dove è venuto e quel che èè stato creato rimarrà sul Chromebook.
Come riportare quindi un programma portable su un’unità USB
La procedura è semplice, potremo utilizzarla anche verso i programmi Installer ma non produrrebbero l’effetto descritto.
Infatti, eseguendo l’applicazione ‘portable’ (come qualsiasi altro programma), una volta accettato ‘Termini e condizioni’ comparirà la classica finestra nella quale selezionare la ‘directory’ d’installazione, con un percorso predefinito e il pulsante ‘Sfoglia o Browse’ per cambiarla qualora lo si desidera.
Per Mozilla Thunderbird (x86) a 32bit ad esempio, il percorso equivale a: C:\Program Files (x86)\Mozilla Thunderbird
Senza questa ‘compagnia’ un programma non funzionerebbe mai su un PC proprio per il fatto che il sistema non avrebbe risorse per porlo in esecuzione.
Questa proliferazione all’interno del sistema, di un sistema, lo rendono utilizzabile unicamente sullo stesso infatti, qualora volessimo copiare l’intera cartella del programma su un’unità USB per poi tentare di avviare il software su un altro PC la procedura risulterebbe impossibile da realizzare.
Le cose cambiano verso i programmi ‘Portable’ altrimenti non avrebbero modo di definirsi in tal modo.
Il principio funzionale è semplicissimo: uno di questi programmi, crea una cartella che rimane fine al programma stesso, non si installa nel PC, semplicemente veicola con se quel che gli occorre per rimanere sia:
- Perennemente nomade, ovvero inserito su un’unità USB avrà la possibilità di essere distribuito ovunque (conti pur sempre da fare col fattore ‘COM – IN – compatibilità’ ossia: sul solito sistema operativo potrà trasferirsi ovunque mentre ad esempio un programma Windows non potrà essere trasferito su MacOS e viceversa.
Vediamo il contesto nella parte dell’atto pratico.
Abbiamo definito quindi che questi programmi conservano e portano con se in un’unica cartella tutto quel che gli occorre per funzionare, ad esempio: libreria, driver, file ecc. in modo da potervi attingere in completa autonomia, ottenendo la proprietà di eseguirsi su un altro PC.
Ciò ne deriva il fatto che molti programmi portable vengono distribuiti come archivi compressi (o trovarli già estratti) per far si che l’estrazione dopo di che il classico doppio click sull’applicazione eseguibile (esempio: Mozilla.exe) naturalmente in Windows, manterrà possibile il proprio utilizzo da qualsiasi percorso: unità USB - CD/DVDRom incluso.
Le unità flash USB in particolare un po' come la realtà: Portable.Apps possono accogliere questi programmi per essere utilizzati ovunque senza alcuna necessità d’installazione: un coltellino svizzero di programmi.
In tal modo otterremo un utilizzo simil: Chrome OS (il sistema operativo della Google) che non prevede l’installazione di programmi ma utilizza il ‘cloud computing) ovvero il solito sistema che vi ho presentano, solamente che i programmi vengono acquisiti dalla ‘Cloud’ utilizzati per produrre il file finale, così che alla fine il tutto tornerà da dove è venuto e quel che èè stato creato rimarrà sul Chromebook.
Come riportare quindi un programma portable su un’unità USB
La procedura è semplice, potremo utilizzarla anche verso i programmi Installer ma non produrrebbero l’effetto descritto.
Infatti, eseguendo l’applicazione ‘portable’ (come qualsiasi altro programma), una volta accettato ‘Termini e condizioni’ comparirà la classica finestra nella quale selezionare la ‘directory’ d’installazione, con un percorso predefinito e il pulsante ‘Sfoglia o Browse’ per cambiarla qualora lo si desidera.
Per Mozilla Thunderbird (x86) a 32bit ad esempio, il percorso equivale a: C:\Program Files (x86)\Mozilla Thunderbird
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Per
un programma portable non dovrete far altro che cambiare il percorso
con un click sul pulsante ‘Sfoglia’, per poi selezionare la
corretta directory.
Se l’unità USB viene riconosciuta come unità ‘F:’ premerete ‘Sfoglia’ giungete al percorso ‘F’ selezionatela con un click e confermare la lettera
Premendo ‘Avanti’ instraderete l’intera applicazione con relativi dati nella periferica USB.
Se l’unità USB viene riconosciuta come unità ‘F:’ premerete ‘Sfoglia’ giungete al percorso ‘F’ selezionatela con un click e confermare la lettera
Premendo ‘Avanti’ instraderete l’intera applicazione con relativi dati nella periferica USB.
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Ecco
che adesso avete la vostra unità USB contenente il programma o i
programmi desiderati, lanciabili tranquillamente inserendola nella
relativa porta su un PC compatibile (con il solito OS ….. Windows
con Windows, Mac con Mac ecc.) che potrete decidere di lanciare
solamente oppure se ad esempio, eseguire una copia depositando
l’intera cartella sul computer ospite così che il proprietario si
ritroverà un programma portatile … diciamo:semi-installato
Quello a seguire è un tool simil Rufus: ‘Iso to USB’ ossia un portable per masterizzare una ISO su USB che invece di destinare su un’unità USB per l’installazione, finii per allocarlo nelle riserse del sistema creandosi una directory.
Due particolari ne evincono le caratteristiche:
1°: Iil programma ha la sola dimensione (spazio di memoria occupato) di 2KB ….. neanche un documento di Word con una serie di righe e un’immagine incollata
2°: la cartella del percorso file come vedete non ha alcun file di configurazione ma semplicemente l’applicazione ‘Iso to USB’ lanciabile e quella di relativa disinstallazione.
Quello a seguire è un tool simil Rufus: ‘Iso to USB’ ossia un portable per masterizzare una ISO su USB che invece di destinare su un’unità USB per l’installazione, finii per allocarlo nelle riserse del sistema creandosi una directory.
Due particolari ne evincono le caratteristiche:
1°: Iil programma ha la sola dimensione (spazio di memoria occupato) di 2KB ….. neanche un documento di Word con una serie di righe e un’immagine incollata
2°: la cartella del percorso file come vedete non ha alcun file di configurazione ma semplicemente l’applicazione ‘Iso to USB’ lanciabile e quella di relativa disinstallazione.
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Saluti Max
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